Richard A. Diehl, The Olmecs America’s First Civilization, Thames and Hudson Ltd, 2004.
Recensione di Simone Barcelli
The Olmecs America’s First Civilization” è un testo edito per la prima volta in Inghilterra da Thames and Hudson Ltd nel 2004.
L’autore è il noto archeologo antropologo d’oltremare Richard A. Diehl, che riesce a condensare in appena duecento pagine tutto quel che c’è da sapere sulla cultura madre della Mesoamerica, gli Olmechi.
In attesa che il testo venga tradotto in italiano (ne dubitiamo), e con tutto il rispetto per quel che scriveva Jacques Soustelle trent’anni fa ne “Gli Olmechi” (unico testo di riferimento finora tradotto nel nostro paese), il libro di Diehl merita una lettura approfondita, pur con tutte le difficoltà che può incontrare chi non mastica alla meraviglia l’inglese.
Diehl, a differenza di altri archeologi (ad esempio Christopher Pool in “Olmec Archaeology and Early Mesoamerica”), si avvale di una scrittura semplice e scorrevole, senza peraltro mancare di scendere nei particolari, quando ritenuto necessario.
Diehl, forte di oltre quarant’anni di esperienza, quasi tutti sul campo, è considerato con Michael D. Coe il miglior conoscitore del mondo mesoamericano. Già nelle stagioni di scavo 1966-68 a San Lorenzo Tenochtitlan (uno dei maggiori centri olmechi), i due studiosi erano fianco a fianco in quella che rimane la ricerca più approfondita finora condotta nell’area nucleare della cultura madre.
I risultati di quella eccezionale spedizione archeologica fu condensata nel 1980 nello splendido testo accademico in due volumi “In the Land of the Olmec”, pietra miliare da cui ogni studente muove ancor oggi i primi passi nella materia.