Novità editoriale.
Simone Barcelli, Yankee go home! Il sentimento antiamericano in Italia (Idrovolante Edizioni, novembre 2024).
L’antiamericanismo è un termine che racchiude in sé un generico ma forte impulso di contrapposizione a tutto ciò che riguarda gli Stati Uniti. Siamo però di fronte a una definizione che non rende merito alle idee politiche che spesso si celano dietro questa parola, tanto che viene ancora oggi usata, anche ingenuamente, per indicare il rifiuto categorico del modello americano nel suo insieme.
Per di più, non tutti gli studiosi sono concordi nell’assegnare al sentimento antiamericano una qualche valenza, poiché ritengono che il fenomeno sia da attribuire, sostanzialmente, a un pregiudizio nei confronti degli USA che non trova riscontro nella realtà. Insomma, l’antiamericanismo avrebbe caratteristiche irrazionali.
Il fenomeno ha rappresentato in tutto il mondo, negli ultimi due secoli, nutrite frange di dissidenti che hanno maturato un evidente impulso critico in opposizione all’imperialismo americano e alla sempre più prepotente politica estera perseguita dagli Stati Uniti, finendo per inglobare nella protesta anche il modo di vivere degli americani stessi.
Il sentimento avverso alla modernizzazione e alla globalizzazione, un aspetto non trascurabile implementato nell’antiamericanismo da circa trent’anni in conseguenza del disfacimento degli equilibri geopolitici precostituiti, rappresenta oggi il motivo conduttore dell’avversione nei confronti degli Stati Uniti, più vivo e vegeto che mai.
Stiamo parlando di un sentimento che, seppur latente e strisciante, ha sempre accompagnato anche la storia recente dell’Italia, soprattutto dal secondo dopoguerra, l’argomento che viene dibattuto in questo testo.